Dove nascono gli scacchi? Come si sono evoluti nel corso del tempo? Perchè i pezzi hanno nomi differenti nelle diverse parti del mondo? Qual’è la vera storia degli scacchi?
Il Mantri (Ferz), nella storia degli scacchi
L’attuale “Donna” o “Regina” è il pezzo degli scacchi moderni che ha subito maggiori cambiamenti!
Nel Chaturanga (India VI secolo D.C.), la “Donna” con il nome “Mantri” raffigurava il “Consigliere”, una figura tipica degli eserciti indiani dell’epoca. Approdato in Persia (VII-VIII sec D.C.), il “Mantri” prese il nome di “Farzin” continuando a raffigurare il Consigliere. Successivamente con gli Arabi (VIII-IX sec. D.C.), prese il nome di “Firzan” / “Firz” / “Wasir” (Visir, ovvero il Consigliere del Sovrano).
Con l’introduzione degli scacchi in Europa nel X sec. D.C. difficilmente si trovò un significato per questi nuovi termini, il che portò a chiamare il nuovo pezzo, semplicemente, “Ferz”.
In Francia all’incirca negli anni 1000 D.C., per assonanza il “Ferz” divenne “Fierge” per poi diventare “Vierge” (Vergine). Considerando il passaggio da una figura maschile (Consigliere) a una femminile (Vergine) e la sua vicinanza al Re, il passo per la sua “trasformazione” in “Regina” fu veramente breve.
I superpower della nuova Ferza
All’incirca negli anni 1300 D.C. la “Ferza” venne “potenziata” dandole la possibilità all’inizio di muoversi di due case, saltando così la fila di Pedoni che ne ostacolava lo sviluppo.
Nel 1475 D.C., in Spagna, possiamo finalmente trovare per la prima volta la “Regina” con gli stessi movimenti dell’attuale pezzo degli scacchi. Questo è dovuto da una variante del gioco “gli Scacchi a la Rabiosa”.
Per giustificare questa nuova “velocità” data agli scacchi si usò il paragone con alcune delle Regine dell’epoca, che godevano di enormi poteri politici (es. Isabella I di Castiglia). Altre motivazioni le possiamo ritrovare nell’importanza data alla figura femminile come ad esempio nell’amor cortese.
La prima testimonianza scritta sul cambiamento del movimento di questo pezzo la ritroviamo nel libro “Repetición de amores y arte de ajedrez, con CL juegos de partido” di Luis Ramírez de Lucena, pubblicato sotto il regno di Isabella I di Castiglia nel 1497. Nel 1475 a Valencia si ebbe la prima partita registrata con le nuove regole, tra Francesco di Castellvi e Narciso Vinyoles.
Gli ultimi ritocchi al quadro finale
Il più era oramai fatto, seguirono infatti solo alcuni aggiustamenti, come esempio la promozione del Pedone, tanto discussa per un “politically correct” anche all’epoca. Infatti, un Re con più Regine al suo fianco, sia da un punto di vista religioso che di quieto vivere non veniva ben visto!
In alcuni tipi di regolamento non era infatti possibile promuovere a “Regina” se questa era già presente sulla scacchiera. In altri casi la nuova “Regina” veniva invece chiamata “Ferza” per distinguersi da quella “principale”.
Vista l’importanza della “Regina”, uso e consuetudine dell’epoca era quello di dichiarare non solo “Scacco al Re”, ma anche “Scacco alla Regina”! Pratica abbandonata all’incirca nel 1800.