Il Campionato del Mondo di scacchi è una competizione che determina il detentore del titolo di Campione del Mondo di scacchi. Questa evento è generalmente strutturato sottoforma di match, ma in alcuni e rari casi è stato assegnato a seguito della vittoria di un torneo.
La storia dei titoli mondiali non è stata sempre rosea. Nel corso degli anni abbiamo assistito a titoli vacanti, abdicazioni e persino a doppi Campioni del Mondo in carica. Ma perchè tutto questo? Scopriamolo in questo articolo che ci guiderà passo passo alla scoperta di tutti i Campioni del passato, fino a quelli attuali!
Il 1° Campione del Mondo di scacchi della storia
Ad aggiudicarsi il primo titolo di Campione del Mondo di scacchi della storia è stato Wilhelm Steinitz, battendo Johannes Zukertort nel 1886. Steinitz spesso considerato il “padre degli scacchi posizionali” ha difeso il titolo fino al 1894 in favore di Emanuel Lasker.
Anno | Luogo | Risultato | Avversario | Condizioni |
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1886 | New York | 12,5 – 7,5 | Johannes Zukertort | il 1° a raggiungere 10 vittorie |
1889 | L’Avana | 10,5 – 6,5 | Mikhail Chigorin | al meglio delle 20 partite |
1890 | New York | 10,5 – 8,5 | Isidor Gunsberg | al meglio delle 20 partite |
1892 | L’Avana | 12,5 – 10,5 | Mikhail Chigorin | non chiare |
1894 | New York | 7,5 – 12,5 | Emanuel Lasker | il 1° a raggiungere 10 vittorie |
Il nuovo Campione del Mondo di scacchi
Emanuel Lasker, il nuovo detentore del titolo, è stato non solo un giocatore altamente pratico, ma è stato colui che ha “regnato” più a lungo nella storia degli scacchi! Dopo la vittoria contro Steinitz nel 1894 ha conservato il titolo fino al 1921 (27 anni di dominio scacchistico!), fino a quando non lascia la corona a José Raul Capablanca.
Anno | Luogo | Risultato | Avversario | Condizioni |
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1894 | New York | 12,5 – 7,5 | Wilhelm Steinitz | il 1° a raggiungere 10 vittorie |
1897 | Mosca | 12,5 – 4,5 | Wilhelm Steinitz | il 1° a raggiungere 10 vittorie |
1907 | USA | 11,5 – 3,5 | Frank Marshall | il 1° a raggiungere 8 vittorie |
1908 | Düsseldorf | 10,5 – 5,5 | Siegbert Tarrasch | il 1° a raggiungere 8 vittorie |
1910 | Vienna | 5,0 – 5,0 | Carl Schlechter | il 1° a raggiungere 10 vittorie (lo sfidante deve mantenere 2.0 punti di scarto) |
1910 | Berlino | 9,5 – 1,5 | David Janowsky | il 1° a raggiungere 8 vittorie |
1921 | Berlino | 5,0 – 9,0 | Jose Raul Capablanca | al meglio delle 24 partite o il 1° a raggiungere 8 vittorie |
I Campioni del Mondo di scacchi del passato
Capablanca, un prodigio degli scacchi e uno dei migliori finalisti di sempre, nel periodo 1916-24, ha collezionato numeri da record! In questo periodo nel suo palmarès può vantare 40 vittorie, 23 patte e 0 sconfitte nelle partite di torneo da lui giocate. Purtroppo, però nonostante il suo predominio nelle manifestazioni scacchistiche, non riuscì a difendere il titolo nel match successivo e perse la corona contro Alexander Alekhine.
Il Campione del Mondo morto in carica e il titolo vacante
Alekhine, noto per il suo gioco d’attacco e le profonde combinazioni, è l’unico Campione del Mondo ad essere morto mentre ancora era in carica. Lo ha vinto ribaltando il match del 1927 contro Capablanca e l’ha conservato fino alla sua morte, nel 1927, con due anni di interregno, dal 1935 al 1937. Perse infatti il match contro Max Euwe (14,5 a 15,5) per poi riprenderselo due anni dopo, imponendosi per un sonoro 9,5 a 15,5.
Con la scomparsa “prematura” del Campione in Mondo di scacchi in carica, avvenuta il 24 marzo 1946, l’organizzazione del campionato fu presa in mano dalla FIDE, che organizzò nel 1948 un torneo tra i più forti giocatori del mondo, usando come base il torneo AVRO del 1938.
Il nuovo Campione del Mondo e il restyling del format
Il torneo, organizzato come un quintuplo girone all’italiana, venne vinto da Mikhail Botvinnik (con 14,0 punti), che divenne così il nuovo Campione del Mondo di scacchi. Al torneo, oltre al vincitore, parteciparono Vasilij Smyslov (2° classificato con 11,0 punti), Paul Keres (3° classificato con 10,5 punti), Samuel Reshevsky (4° classificato con 10,5 punti) e Max Euwe (5° classificato con 4,0 punti).
CURIOSITÀ: Dal momento che Keres perse le sue prime quattro partite contro Botvinnik, qualcuno insinuò che Keres fosse stato forzato a farlo per consentire a Botvinnik di vincere il campionato. Tali supposizioni furono poi smentite dallo storico di scacchi Taylor Kingston che analizzò le prove e gli argomenti a disposizione constatando dei retroscena “agghiaccianti”. I funzionari sovietici suggerirono con insistenza a Keres di non opporsi al tentativo di Botvinnik di vincere il titolo. A tale scoperta Botvinnik reagì furiosamente contro gli stessi ufficiali sovietici. È quindi molto probabile che durante il torneo Keres non perse deliberatamente le partite con Botvinnik né con gli altri scacchisti.
Al termine del torneo di AVRO del ’48, la FIDE modificò sostanzialmente il format per l’attribuzione del titolo di Campione del Mondo di scacchi. Organizzò, così, un ciclo triennale suddiviso in quattro fasi distinte: i tornei zonali (cioè ristretti ad una zona organizzativa della FIDE) che qualificavano per gli interzonali, dove una ventina di giocatori concorrevano (anche qui tramite girone all’italiana) per dei posti nel Torneo dei Candidati (cui erano qualificati di diritto anche i primi due classificati al Torneo dei Candidati precedente), il cui vincitore aveva il diritto di sfidare il Campione del Mondo in carica in una sfida al meglio delle 24 partite. In caso di parità, il Campione conservava il titolo, mentre in caso di sconfitta, questi aveva diritto a rigiocare per il titolo l’anno seguente.
Il regno di Botvinnik…
Con la nuova era del nuovo format, Botvinnik dal 1948 al 1963 alternò il suo regno a quello di Vasily Smyslov (1957-1958) e a quello di Mikhail Tal (1960-1961), per poi lasciare definitivamente l’Olimpo degli Dei a Tigran Petrosian nel 1963.
CURIOSITÀ:
Botvinnik ha continuato la sua carriera professionale allenando tre futuri Campioni del Mondo: Karpov, Kasparov e Kramnik.
Smyslov è stato il primo giocatore a vincere il Campionato del Mondo dopo aver già perso in precedenza un match per il titolo. Il suo stile solidissimo lo rendeva davvero difficile da battere, e nonostante abbia vinto solo uno dei suoi tre match di campionato contro Botvinnik ha ottenuto un punteggio complessivamente positivo: 34,5-33,5.
Tal aveva 23 anni quando è diventato Campione del Mondo, in quel momento il più giovane di sempre.
La guerra fredda, il match del secolo
Ottenuto il titolo, Petrosian, riuscì a difenderlo solo nel 1966 contro Boris Spassky, il quale riuscì poi a sottrarglielo nel 1969. Ceduta la corona al nuovo Campione del Mondo di scacchi, un giocatore universale capace di vincere qualsiasi tipo di posizione, inizia un nuovo periodo della storia mondiale (non solo scacchistica!).
Spassky, l’ultimo Campione del Mondo di scacchi ad adottare il Gambetto di Re, si ritrovò catapultato all’interno della Guerra Fredda. Da un lato l’Unione Sovietica con Spassky, dall’altro l’America con un’emergente Robert J. Fischer (meglio conosciuto come “Bobby Fischer”). Il match più famoso della storia scacchistica, meglio conosciuto come “la sfida del secolo” non era un semplice un match di scacchi. La Guerra Fredda che in quegli anni destabilizzava sostanzialmente il mondo faceva da padrone anche negli scacchi.
Negli Stati Uniti ebbe vasta risonanza mediatica sia all’interno della comunità scacchistica (si parlò di “Fischer Boom”) che al suo esterno (fu la prima volta che un match di scacchi venne trasmesso in televisione), anche a causa di essere stata giocata in piena Guerra Fredda e di essere quindi vista come una contrapposizione tra USA e URSS (Fischer stesso la descrisse come “il mondo libero contro i russi bugiardi, bari ed ipocriti”).
L’errore più famoso della storia scacchistica
Famosa la prima partita del match, quando Fischer alla 29ima mossa commisse l’errore più celebre della storia scacchistica.
Ancora non è chiaro se l’errore derivi da un’eccessiva sicurezza in sè, dalla tensione a cui entrambi i giocatori erano sottoposti o da altro. Una cosa però è certa…… Fischer iniziò il match nel peggior modo possibile!
Nonostante l’errore fatale, riuscì comunque a vincere il match per 12,5 a 8,5
CURIOSITÀ:
Il match si disputò a Reykjavík, capitale dell’Islanda e città in cui riposano i resti i Bobby, morto il 17 gennaio 2008 nella cittadina che lo vide conquistare il titolo più importante della sua carriera scacchistica.
L’abdicazione del grande Bobby…
Il regno di Fischer durò, però, ben poco. Il match del 1975 non ebbe mai luogo a causa di dissidi tra Fischer e la FIDE sulla formula del campionato: l’americano infatti chiese di abbandonare il formato al meglio delle 24 partite, proponendo invece che il campione fosse il giocatore che vincesse per primo 10 partite, senza contare le patte, e che in caso di 9-9 il campione conservasse il titolo. In un congresso a Nizza, la FIDE accolse parzialmente la proposta, stabilendo che il campione sarebbe stato il primo a vincere 10 partite, oppure il giocatore in vantaggio dopo 36 partite; fu invece respinta la clausola del 9 pari, che avrebbe costretto lo sfidante a vincere per 10-8. Come risposta, Fischer si rifiutò di difendere il titolo.
Anatoly Karpov fu quindi l’unico ad essere diventato Campione del Mondo per una vittoria a forfait!
Dal mito di Bobby alla leggenda di Kasparov
Con il regno di Karpov arrivò un altro match storico, quello con Kasparov nella Mosca del 1984/85. Il match passò allo storia in quanto fu il primo Campionato del Mondo di Scacchi ad essere stato interrotto!
Dopo 48 partite e cinque mesi di gioco, il match fu fermato dal Presidente della FIDE, Florencio Campomanes, in vista di un nuovo incontro da disputarsi nello stesso anno, nonostante entrambi i giocatori avessero espresso l’intenzione di continuare.
CURIOSITÀ:
Il titolo veniva assegnato al primo giocatore che avesse raggiunto 6 vittorie. Nel momento in cui venne sospeso la situazione era di 5 vittorie per Karpov, 40 patte e 3 vittorie per Kasparov
Il match ripreso poi nel 1985, per impedire che si ripetesse quanto già accaduto venne modificata la formula, consegnando il titolo al meglio delle 24 partite. Ad uscirne trionfante un giovane Garry Kasparov di appena 21 anni.
La battaglia tra i due però non terminò con quel match. Nonostante si affrontarono altre tre volte (1986, 1987, 1990), il Campione del Mondo rimase sempre Kasparov
La nascita della PCA e la scissione dalla FIDE
Il 1993 fu un anno estremamente importante per gli scacchi mondiali.
Kasparov e Nigel Short, in seguito a dei contrasti con la FIDE nell’organizzazione per il mondiale, decisero di creare un’associazione di giocatori di scacchi professionisti (la Professional Chess Association, o PCA), e di giocare il loro match al di fuori della giurisdizione della FIDE. Questa reagì annunciando che il Campionato Mondiale avrebbe visto sfidarsi Anatolij Karpov e Jan Timman, eliminati negli ultimi match di qualificazione al mondiale.
Iniziò quindi un’epoca di contrasti e lotte tra la FIDE e la PCA, fino al 2006, quando il titolo venne nuovamente riunificato con la vittoria di Vladimir Kramnik su Veselin Topalov in un match della durata di 12 partite, più quattro di spareggio.
Dopo circa 13 anni, il Mondo aveva nuovamente un unico Re… indiscusso!
Campioni del mondo FIDE dopo la scissione del 1993
Giocatore | Inizio | Fine |
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Anatolij Karpov | 1993 | 1999 |
Aleksandr Chalifman | 1999 | 2000 |
Viswanathan Anand | 2000 | 2002 |
Ruslan Ponomarёv | 2002 | 2004 |
Rustam Qosimjonov | 2004 | 2005 |
Veselin Topalov | 2005 | 2006 |
Campioni del mondo PCA dopo la scissione del 1993
Giocatore | Inizio | Fine |
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Garri Kasparov | 1993 | 2000 |
Vladimir Kramnik | 2000 | 2006 |
L’era dei nuovi Campioni…
Come Alekhine nel 1927 e Euwe nel 1935, Kramnik ha scioccato tutti conquistando il suo titolo, nel 2000, contro Kasparov. Kramnik ha poi difeso la sua posizione nel 2004 contro il GM Peter Leko, e nel 2006 ha sconfitto il Campione FIDE Topalov riunificando così il titolo.
Dopo Kramnik, arrivò l’epoca dell’indiano Viswanathan Anand, il primo GM che portò il titolo in Asia. Noto per la sua velocità nel gioco, ha portato via il titolo non in un match, ma in un torneo a otto giocatori (in ordine di classifica: Viswanathan Anand, Vladimir Kramnik, Boris Gelfand, Péter Lékó, Peter Svidler, Aleksandr Morozevič, Lewon Aronian, Aleksandr Griščuk).
CURIOSITÀ:
Si tratta dell’unica volta nella storia degli scacchi in cui il campione ha perso un titolo senza un match. Inoltre Grazie è proprio grazie ad Anand che è esploso l’interesse per gli scacchi in India, che ora è uno dei Paesi scacchisticamente più forti al mondo e nel 2022 ha ospitato per la prima volta le Olimpiadi di scacchi.
Anand dopo aver difeso il titolo fino al 2013, a Chennai dello stesso anno lascia il trono al 23enne norvegese Magnus Carlsen che si impone per 6,5 a 4,5, dando vita all’era Carlsen. Un’era di giovani talenti e di supremazia incontrastata.
Alcuni già considerano Carlsen come il miglior giocatore di scacchi della storia. La sua forza a cadenze di gioco brevi gli ha permesso di vincere molte volte agli spareggi per la difesa del suo titolo. Ma nel 2023 dopo aver sconfitto altri giovani talenti come Sergey Karjakin (2016), Fabiano Caruana (2018), Ian Nepomniachtchi (2021), decide di non voler difendere il titolo lasciando così spazio all’ex-sfidante “Nepo” e al giovane Ding Liren.
Nel 2023 tramonta così un’altra era scacchistica, con il match Nepomniachtchi – Liren, che ha visto proprio quest’ultimo trionfare negli spareggi.