Portare gli scacchi in carcere e insegnare non solo il gioco ai detenuti, ma anche il valore educativo, fino a realizzare un mondiale degli istituti penitenziari. Questo è uno dei progetti scacchi più significativi ideati e promossi da Mirko Trasciatti, fondatore e amministratore dell’Associazione #Chess4Life.
Il progetto, nato nel 2015, quest’anno raggiungerà tre carceri italiane, consolidando un impegno che ha già dato risultati importanti in termini di inclusione, crescita personale e riabilitazione. Non si tratta, però, di un’iniziativa confinata ai soli confini nazionali. Grazie al programma europeo Icarus, finanziato dall’Unione Europea, Mirko Trasciatti visiterà anche diversi istituti penitenziari in Europa, portando avanti un’idea di scacchi come strumento universale per abbattere barriere e creare nuove opportunità.
Questa storia, che mette in luce il potenziale trasformativo degli scacchi, è stata raccontata oggi sulle pagine di ItaliaOggi in un articolo firmato da Michele Damiani. Il pezzo descrive nel dettaglio l’impegno della nostra Associazione nel promuovere i progetti scacchi all’interno delle carceri, sottolineando come questo gioco antico sia capace di sviluppare soft skills e offrire ai detenuti una nuova prospettiva per il futuro.
“Gli scacchi sono molto più di un gioco. Sono una palestra per la mente, un modo per imparare a gestire il tempo, pianificare strategie e accettare le conseguenze delle proprie scelte,” spiega Mirko Trasciatti nell’intervista. L’articolo su ItaliaOggi rappresenta per noi un’occasione preziosa per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di questi progetti scacchi e per ispirare altre realtà a seguire il nostro esempio.
Per chi desidera approfondire, l’intervista completa a Mirko Trasciatti è disponibile al seguente link: Guarda il video su ItaliaOggi.
Se invece volete leggere l’articolo integrale, potete trovarlo qui: Articolo completo su ItaliaOggi.