Dove nascono gli scacchi? Come si sono evoluti nel corso del tempo? Perchè i pezzi hanno nomi differenti nelle diverse parti del mondo? Qual’è la vera storia degli scacchi?
Il Chaturanga e la storia degli scacchi
Partiamo dagli albori…… da quello che sembra essere il più accreditato precursore degli scacchi moderni.
Il termine sanscrito significa letteralmente “esercito composto da quattro elementi”, riferendosi alle antiche divisioni dell’esercito: fanteria, cavalleria, elefanti, carri da guerra!
Le due armate si affrontano su un tavoliere chiamato Ashtapada con quadrati di un solo colore.
La storia degli scacchi e le principali differenze con i pezzi moderni…
Mantri (Ferz)
Sostituisce la Donna (o Regina) degli attuali scacchi e può muoversi solamente di una casa in diagonale. All’epoca il Mantri era il Consigliere o il Ministro.
Gaja (Alfil)
Sostituisce l’Alfiere degli attuali scacchi e può muoversi solamente di due case in diagonale. Questo pezzo salta sopra altri pezzi come l’attuale Cavallo e cattura solamente nella casa di destinazione. All’epoca il Gaja era l’elefante.
Padàti o Bhata (Sainor)
Sostituisce il Pedone degli attuali scacchi e può muoversi solamente di una casa in avanti (anche al suo primo turno). All’epoca il Padàti o Bhata era il guerriero (fante).
Gli altri pezzi…
- Raja: l’attuale Re degli scacchi moderni, con l’unica eccezione che all’epoca l’arrocco non era permesso;
- Ratha: l’attuale Torre che all’epoca era il Carro;
- Ashva: l’attuale Cavallo che all’epoca era il Cavaliere.
L’orgine del Chaturanga e della storia degli scacchi
Le origini del Chaturanga sono state un enigma per secoli. Come detto sopra si fanno risalire all’Impero Gupta (VI secolo nord dell’India). Ma c’è chi sostiene che il Chaturanga sia molto più antico e la riprova sarebbe il fatto che il carro sia il pezzo più potente sul tabellone, anche se i carri non erano più usati in guerra da almeno cinque o sei secoli. La contro-argomentazione era che fossero ancora citati nella letteratura. Alcuni studiosi, in epoche più recenti, hanno proposto una graduale evoluzione del gioco nei secoli prima di Cristo nelle zone di confine nord o nord-occidentali dove la cultura indiana era in contatto con quella greca portata dall’esercito greco-macedone e dove alcuni sovrani emettevano monete con immagini indiane e greche. Myron Samsin sostiene che il Chaturanga ebbe origine nel regno di Bactria, (255–55 a.C. ca.), in una sorte di fusione fra i pezzi del gioco greco Petteia, o Poleis, con quelli di un gioco di origine indiana (forse Seega o Chaupur), usati sulla Ashtapada, plancia usata anche in un altro gioco. Gerhard Josten suggerisce che la fusione indo-graca sia avvenuta all’epoca dell’impero Kushan (50 a.C.- 200 d.C. ca) e non prenda le mosse solo da giochi indiani, ma anche dal gioco cinese Liubo e dalle tecniche di divinazione cinese e babilonese.
La storia del Chaturanga
La parola sanscrita Chaturanga significa “avere quattro arti o parti” e nella poesia epica spesso significa “esercito”.
Il nome deriva da una formazione di battaglia menzionata nell’epopea indiana Mahabharata, che si riferisce alle quattro divisioni di un esercito, vale a dire elefanti, carri, cavalleria e fanteria. Un’antica formazione di battaglia, detta akshauhini , richiama l’impostazione del Chaturanga.
Chaturanga era giocato, come detto sopra, su una tavola 8 × 8 (senza distinzione fra case bianche e case nere), chiamata Ashtapada, che è anche il nome di un altro gioco. Il tabellone a volte presentava segni speciali, il cui significato è sconosciuto oggi. Questi segni non erano probabilmente collegati al Chaturanga, ma erano disegnati sul tabellone seguendo una vecchia tradizione. Lo storico degli scacchi HJR Murray ipotizzò che l’Ashtapada fosse stato usato anche per un vecchio gioco di dadi (che riproduceva una corsa) forse simile a Chowka Bhara, nel quale i suddetti segni avevano un significato.